Il timo, così come l’origano e il rosmarino, non perde il suo inconfondibile aroma dopo l’essiccazione, anzi, risulta essere più intenso. È un ingrediente fondamentale nella preparazione di miscele come le erbe provenzali francesi e lo zaatar giordano, ma anche in numerose ricette di carne, pesce, verdure e liquori.
Per quanto riguarda le proprietà, il timo, è indicato nei problemi delle prime vie aeree e nei casi di tosse, bronchite acuta e cronica: esercita infatti azione antisettica, balsamica ed espettorante. Risulta inoltre indicato in caso di diarrea e di meteorismo e, grazie al contenuto di timolo, contro parassiti e vermi intestinali.
Nell’uso esterno, viene usato per le sue proprietà deodoranti e per le sue proprietà antibatteriche sulle ferite e nelle malattie della cute in genere. Ha inoltre azione calmante e rinfrescante nei confronti del prurito di varia origine ed è efficace per lenire i dolori reumatici.
Nell’uso cosmetico, il timo è indicato per le pelli grasse, impure e asfittiche, avendo proprietà balsamiche e stimolanti.
Tosse, bronchite:
Metti 10 gr. di timo in infusione in 1 tazza di acqua bollente per 15 minuti, quindi filtra. La dose consigliata per le tossi dei bambini e di 1 cucchiaio ogni ora; per gli adulti è invece 3 tazze al giorno, tra i pasti. L’infuso è valido anche contro i problemi dell’apparato digerente, nel qual caso deve essere bevuto dopo i pasti.
Curiosità:
Greci e latini si accorsero ben presto che una delle peculiarità del timo era quella di conservare la carne in virtù delle sue proprietà antisettiche e disinfettanti. Per questo motivo se ne faceva largo uso, oltre che nella preparazione dei cibi, anche in caso di pestilenze ed epidemie di lebbra. Col timo si preparavano decotti e infusi, ma lo si usava anche nella produzione di olii e balsami con cui frizionare la pelle.
Le proprietà germicide di questa pianta furono sfruttate anche nell’epoche successive, fino ad arrivare al secolo scorso. Verso la metà dell’Ottocento il chimico francese Lallemand riuscì ad estrarre dal timo l’olio essenziale, che chiamò “timolo”, principale agente delle proprietà officinali della pianta. Da allora in poi il timolo divenne ricercatissimo e impiegato fondamentalmente come antibiotico. Ancora durante la Prima guerra mondiale esso era molto richiesto, e fu solo con la scoperta di antibiotici più potenti che la sua fama iniziò ad appannarsi.
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