Il fertile bacino amazzonico della Colombia, una delle più grandi riserve naturali del mondo, è una delle zone di origine della famiglia del peperoncino giallo.
Una delle varietà più esclusive del peperoncino deve il suo nome a questo fiume – l’Amazzonia giallo o il peperoncino amazzonico.
Il peperoncino giallo dell’Amazzonia con 40.000-70.000 scoville appartiene ai peperoncini più forti, ma non estremi. Conquista con una meravigliosa nota fruttata, un sapore piccante molto piacevole e leggera un’acidità. Se invece sei per il piccante estremo l’Habanero – Trinidad Scorpion farà sicuramente al caso tuo.
Non è un caso che questo tipo di peperoncino ricordi quello che probabilmente è il peperoncino più conosciuto, il famoso peperoncino Tabasco. Entrambe le varietà sono affini e appartengono al gruppo del Capsicum Frutescens.
Il colore giallo del peperoncino amazzonico è particolarmente vistoso, in quanto viene raccolto poco prima della piena maturazione. Grazie alla delicata essiccazione, il bel colore rimane inalterato, così come il suo sapore piccante fruttato.
In cucina, il peperoncino dell’Amazzonia può essere utilizzato in molti modi: salse o minestre, stufati, minestroni, piatti a base di carne o sughi. Più a lungo il peperoncino viene cotto, maggiore è la sua intensità dominante.
Per quanto riguarda le proprietà:
Il peperoncino, svolge un’azione eupeptica e antisettica che lo rende indicato non solo nell’uso culinario per il suo piacevole gusto, ma soprattutto come sostanza curativa.
È in grado di aumentare la salivazione e stimolare le ghiandole surrenali ed è inoltre un ottimo espettorante e antireumatico.
Efficace è anche il suo utilizzo contro il mal di mare, incontinenza urinaria ed emorroidi. Infine, grazie all’alto contenuto di vitamina C risulta eccellente per prevenire e curare la carenza di acido ascorbico.
Per quanto riguarda il campo cosmetico:
Il peperoncino viene utilizzato per le sue eccellenti proprietà stimolanti; si trova quindi sia nelle creme anticellulite, sia nelle lozioni per la caduta dei capelli. La sua azione revulsiva aumenta lo scambio di sostanze nutritive, trasportate dal sangue, nelle zone asfittiche della cute.
Curiosità:
Bisogna arrivare fino al secolo scorso perché gli erboristi inizino a riconoscere le numerose capacità curative di questa pianta: fino ad allora veniva prescritto quasi esclusivamente come rimedio esterno contro il mal di denti. Si consigliava anche di spargere peperoncino nei calzini per scaldare i piedi in inverno, oppure di spolverizzarlo sulle mani dei bambini che succhiavano il pollice o che si rosicchiavano le unghie. Dopo la Guerra civile americana, invece, il peperoncino iniziò a essere prescritto dai medici eclettici per dolori artritici, indigestioni, tosse, febbre, stipsi, nausea e anche in casi di alcolismo.
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