L’accurata selezione di pistilli di zafferano spagnolo rende questa qualità di zafferano tra le più amate per il suo sapore unico e delicato e per il suo colore intenso.
Se si considera che occorrono circa 200.000 fiori e 500 ore di manodopera per ottenere 1 kg di zafferano, diventa facile comprenderne il prezzo così alto. Come tutte le cose di grande valore, viene spesso adulterata e mescolata a surrogati: il migliore di questi è senz’altro il cartamo, che viene anche chiamato “zafferano falso”, “zafferano bastardo” o “zafferanone”.
Ma oltre ad essere insostituibile in cucina, i pistilli di zafferano pare abbiano anche proprietà antidepressive, grazie al contenuto di crocina presente in essi.
Curiosità:
Il consumo di questa spezie ha costituito per molti secoli una delle spinte più forti a scambi e commerci con l’Oriente. Nell’antichità i Fenici trassero da esso grossi guadagni, visto che godettero per lungo tempo di una sorta di monopolio riguardo a questo prodotto. In epoca medievale il commercio dello zafferano costituiva una voce così importante tra le importazioni della repubblica veneziana. Fu aperto un ufficio apposito a Venezia, addetto esclusivamente di questa spezia. A Verona, invece, si imponevano dazi davvero esorbitanti. Alla fine del Trecento la spezia comincio a essere coltivata in tutta Europa, mitigando la sua caratterizzazione esotica. Il suo doppio utilizzo, come aromatizzante e come rimedio in molte affezioni, non venne mai meno, anzi la sua fama andò crescendo nel tempo. Furono, infatti, attribuite addirittura proprietà salvifiche. “Coloro che sono prossimi al trapasso” recitava un erborista del Seicento “possono essere rianimati tramite questa spezia”.
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