Il cumino Bio (Cuminum cyminum) ha un sapore molto intenso e persistente, i suoi semi sono simili a quelli del finocchio e dell’anice.
Esistono diversi tipi di cumino. Si presentano tutti con caratteristiche diverse, ma esteticamente abbastanza simili. Il cumino Bio, anche detto cumino egiziano, viene spesso utilizzato nei paesi orientali per aromatizzare carni, verdure e legumi.
Una ricetta deliziosa e semplice prevede di friggere i semi di cumino in un goccio d’olio d’oliva per poi spargerne sulle verdure. Ottimo anche per aromatizzare salse a base di limone e formaggi.
Ha proprietà digestive e carminative ed è ottimo contro il gonfiore e le coliche addominali. L’uso abituale del cumino aiuta notevolmente a stabilizzare il livello di glucosio e a prevenire la formazione della cataratta diabetica.
Altri tipi di cumino noti:
- Cumino dei prati (Carum carvi) detto anche cumino tedesco.
- Cumino nero (Bonium persicum). I suoi semi sono lunghi, grigiastri e curvi. Ha un sapore terroso, ed è spesso confuso con la nigella sativa.
- Nigella sativa, anch’essa conosciuta con il nome di cumino nero, i suoi semi sono più piccoli e scuri rispetto al bonium persicum.
Curiosità:
La Bibbia racconta che il popolo ebraico usava il cumino per insaporire pane e zuppe. Durante il rito della circoncisione si utilizzava il cumino per evitare infezioni. Stando agli scritti di Plutarco, per i greci donare cumino e sale era un segno d’amicizia. I greci ritenevano anche che il cumino favorisse la fertilità femminile. I romani usavano questi semi per preparare oli e aceti balsamici con i quali insaporivano soprattutto il pesce.
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