La cannella di Ceylon, per le notevoli virtù tonificanti e stimolanti e le proprietà di disinfettante intestinale e polmonare, è un prezioso ausilio cui ricorrere per aumentare le difese dell’organismo nelle malattie infettive.
Si possono dunque impiegare preparazioni a base di cannella per contrastare problemi di digestione lenta, di debolezza, affaticamento e inappetenza.
Ma si può ricorrere ai suoi benefici effetti anche contro raffreddore e mal di gola, diarrea e dissenteria. Da non tralasciare, è la capacità della cannella di Ceylon di regolare la glicemia.
Debolezza e inappetenza:
Lascia macerare 100 gr. di stecche di cannella in 500 gr. di alcool a 80° per 6 giorni, agitando la bottiglia almeno 1 volta al giorno. Filtra e prendi 15 gocce di questa tintura, diluite in acqua, preferibilmente al mattina.
Affaticamento:
Otterrai un attimo ricostituente mettendo a macerare 5 gr. di MENTA PIPERITA e 25 gr. di stecche di cannella in 1 litro di marsala per circa 24 ore, agitando la preparazione di tanto in tanto. Bevi 2 tazzine al giorno.
Curiosità:
Anche in campo medico, fino a epoche relativamente recenti, questa spezie è stata usata principalmente per il suo aroma: era infatti impiegata nei composti per rendere meno sgradevole il gusto amaro di alcune erbe medicinali. Soltanto a partire dal secolo scorso si è verificata una “riscoperta” della pianta da parte degli erboristi, che hanno riconosciuto in essa delle proprietà che vanno al di là dell’aroma. I medici eclettici americani dell’Ottocento, per esempio, la prescrivevano per crampi, nausea, vomito, diarrea, coliche e soprattutto disturbi mestruali. Gli antichi erbari cinesi la menzionavano già nel 2700 a.C. consigliandone l’uso a chi avesse febbre o diarrea.
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